Pensiamo che il parco Dora debba servire non solo ai turisti, ma anche ai residenti dei quartieri circostanti.
Dopo anni di cantieri, di polveri e di disagi, adesso che i lavori stanno (finalmente) per iniziare, vorremmo che il Parco fosse un posto verde e sicuro, e dotato di strutture pubbliche.

Ma:
- la lastra di cemento tra via Livorno e corso Principe Oddone compromette ancora un terzo del futuro parco. I proprietari s’erano impegnati a smantellarla alla chiusura della fabbrica. Quando, e coi soldi di chi, verrà rimossa?
- ci saranno spazi pubblici per le attività socio-culturali (e sportive) del quartiere? Perché non utilizzare a questo fine il capannone lungo corso Mortara? O la casa di via Nole ? (quella che dovrebbe diventare un orto di piante rare (!) e dove sarebbe utile metterci una biblioteca)
- cosa si prevede per garantire la sicurezza diurna e notturna del Parco?
- perché non pubblicizzare adeguatamente i risultati delle bonifiche finora effettuate dei terreni inquinati di Spina 3 e via via i monitoraggi di quelle ancora da fare?

Meglio prevenire i problemi
che doverli affrontare dopo!

Il nostro Comitato ha da tempo fatto varie proposte sul Parco e richiesto che si svolgessero quelle riunioni pubbliche promesse dalle Istituzioni nell’assemblea del 2006 indetta dal Comune allo Sporting Dora. Questo per coinvolgere la popolazione nella progettazione definitiva del Parco, anche attraverso gruppi di lavoro di cittadini.

Ma finora tutto è stato deciso a tavolino!