Comitato Dora/Spina3

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CHIEDIAMO CHE I CITTADINI SIANO CONSULTATI SUL PROGETTO DEL PARCO DORA

All’Assessore alle Politiche per la Casa e il Verde Pubblico del Comune di Torino
Alla Presidente della Quinta Circoscrizione
Al Presidente della Quarta Circoscrizione

e p.c.:
All’Assessore all’Urbanistica del Comune di Torino
Alla Dirigente del Settore Progetti di Riassetto Urbano del Comune di Torino
Al Dirigente del Settore Grandi Opere del Verde Pubblico del Comune di Torino
Alla Presidente della seconda Commissione del Consiglio Comunale di Torino
Al Presidente della sesta Commissione del Consiglio Comunale di Torino

Torino, 7 ottobre 2008

CONSIDERAZIONI E PROPOSTE DEL COMITATO DORA SPINA TRE PER UN PARCO DORA CHE NON SOLO SIA NEL QUARTIERE, MA ANCHE PER IL QUARTIERE.

Facendo seguito all’incontro col Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste torinesi, incontro svoltosi il 25 settembre u.s. presso l’Assessorato alle Politiche per la Casa e al Verde Pubblico, il nostro Comitato intende con questa lettera portare un proprio contributo più dettagliato di considerazioni e proposte nel merito del futuro Parco Dora di Torino.

Premettiamo che riteniamo prioritario un coinvolgimento della popolazione, vecchia e nuova residente attorno al futuro Parco, nella progettazione delle varie attrezzature dello stesso. Invece, malgrado le affermazioni scritte (vedasi ad esempio la deliberazione della Giunta comunale del 19.4.2006) e verbali (nell’assemblea pubblica indetta dal Comune il 12 ottobre 2006), ciò finora non è avvenuto.

Riteniamo quindi sarebbe utile che le Istituzioni, a partire dalle Circoscrizioni interessate, indicano uno o più incontri pubblici dove raccogliere opinioni e proposte dei cittadini, e anche disponibilità a partecipare ai promessi gruppi di lavoro per la progettazione del Parco.

Per quanto riguarda il nostro Comitato, cogliamo l’occasione per sottoporre alla Vostra attenzione una serie di proposte, disponibili ad approfondirle nei modi che riteniate opportune:

- il parco deve essere anche indirizzato alle esigenze dei quartieri viciniori

- la stombatura totale della Dora anche nel tratto tra via Livorno e corso Principe Oddone è elemento decisivo per la sua qualità e per recuperare il rapporto tra il Parco e il fiume

- considerate le caratteristiche di parco post-industriale, l’alberatura è fondamentale, onde procurare zone d’ombra ed effetti benefici sull’ambiente

- il capannone ex-strippaggio dell’area Vitali dovrebbe contenere anche spazi per le attività socio-culturali e sportive di base del quartiere, diventando un luogo di utilizzo fisso dei residenti. Si dovrebbe attrezzare la struttura in modo che possa essere sede di un centro d’incontro per giovani ed anziani, di manifestazioni teatrali e di piccoli concerti. Un sito dove potrebbero anche essere installate botteghe artigianali e allestiti spazi espositivi per giovani artisti

- la casa di via Nole potrebbe divenire un necessario centro civico – biblioteca, al posto del previsto hortus conclusus che appare scarsamente rappresentativo delle esigenze prioritarie dei residenti e anche dalle dichiarazioni istituzionali di un Parco che proponga non solo spazi ma anche cultura (una struttura tipo orto botanico potrebbe comunque essere sistemata altrove, dentro il parco, ad esempio a ridosso del Museo A come Ambiente)

- a funzioni similari (di centro civico) potrebbe essere dedicato uno degli edifici superstiti della Paracchi, lungo via Pianezza

- un luogo della memoria storica del lavoro e delle fabbriche del quartiere, onde trasmetterla alle giovani generazioni e contribuire a dare un senso d’identità comune a vecchi e nuovi residenti, potrebbe essere ospitato in uno degli edifici conservati nella zona (capannone ex-strippaggio o ex fabbrica Paracchi) in modo che questa memoria non sia solo affidata a monconi di strutture di difficile raccordo con le storie delle persone che vi lavoravano

- il corso della Dora deve essere tenuto costantemente sotto controllo, come dimostra l’alluvione del 2000 e gli stessi potenziali pericoli riemersi durante la piena del maggio 2008

- ai bordi del parco devono essere sistemate strutture per il gioco libero (campi da bocce, pallacanestro, calcetto, ), e questo non solo nel lotto Michelin

- piste ciclabili devono attraversare il parco e soprattutto raccordarsi con la rete esistente, in modo tale da avere una continuità di percorsi ciclo-pedonali lungo le due sponde della Dora da corso Svizzera a corso Principe Oddone

- devono essere previste aree attrezzate per i cani e anche per percorsi ginnici

- deve essere previsto ai margini del Parco un adeguato servizio di mezzi pubblici, e anche di parcheggi per coloro che scegliessero comunque di raggiungerlo in auto

- la sicurezza di un parco che si è voluto così grande, limitando l’edificazione, molto in verticale, alle zone periferiche del sito di Spina 3, dev’essere garantita giorno e notte con la presenza assidua di vigili urbani e sistemi di segnalazione delle emergenze

- un punto informativo del Parco (che contenga informazioni sull’oggi e sulla storia del sito) potrebbe essere previsto dentro il museo A come Ambiente

- potrebbero essere inseriti nel Parco chioschi, giostrine per bimbi, punti d’affitto di bici e pattini …, ma, nella nostra opinione, occorre evitare che le sponde della Dora (e in generale il Parco stesso) siano prevalentemente affidate in gestione a privati, i cui interessi non necessariamente coincidono con le esigenze della popolazione.

Le nostre considerazioni prescindono nello specifico dal rilevante problema dell’inquinamento e delle bonifiche, effettuate e previste, dell’area di Spina 3, problema che è stato oggetto, da parte nostra, di una precedente lettera.

COMITATO DORA SPINA TRE

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Nella mattinata del 13.11 il Comitato Dora Spina Tre è stato audito dalla Commissione Ambiente del Comune di Torino in merito al Parco Dora.
Abbiamo riproposto la necessità di:
- coinvolgere i cittadini, come promesso, nella progettazione definitiva del Parco, per renderlo un'area verde e sicura e dotata di strutture pubbliche per lo sport e la cultura
- informarli dettagliatamente dei tempi e dei risultati delle bonifiche, fatte e da fare, dei terreni ex-industriali.

L'Assessore Tricarico, pur invitato, non era presente.
Funzionari dell'Assessorato al Verde Pubblico hanno dichiarato che sono stati appaltati 3 lotti del futuro Parco, quelli coi fondi nazionali delle celebrazioni del 150enario dell'Unità d'Italia; e lo stesso ha fatto la Città di Torino per il primo dei lavori da essa direttamente finanziato (il tratto sotterraneo del nuovo Corso Mortara).
Il totale della spesa per il Parco è ad oggi di 66 milioni di euro.

Il Presidente della Commissione Cugusi ha previsto di convocare un'ulteriore riunione della commissione in merito alle bonifiche dei terreni e alla stombatura del tratto della Dora tra via Livorno e corso Principe Oddone.

Alla riunione odierna erano presenti anche alcuni Rappresentanti Sindacali della Seat-Pagine Gialle, azienda che sta per trasferirsi in Spina 3.

Intendiamo come Comitato Dora Spina Tre chiedere alle Circoscrizioni 4 e 5 di organizzare un'assemblea pubblica sul parco dove i cittadini siano informati del progetto e possano esprimere i loro pareri.

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