Comitato Dora/Spina3

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Cittadini protagonisti, non carrozzoni burocratici

Il progetto di Spina tre è stato paracadutato sulle teste dei residenti nella zona ed ha creato parecchi disagi a causa dei molti cantieri contemporaneamente in funzione.

Cittadini e non sudditi

Dopo le lamentele dei cittadini che non sono stati coinvolti nelle decisioni e non hanno nemmeno avuto informazioni in tempo reale su quanto stava succedendo, il Comune ha prima istituito i cosiddetti “info-points” (ma perché non chiamarli punti informativi?) e adesso intende realizzare un “Comitato Spina 3”.

A parte ogni facile ironia sulla fantasia dei nostri amministratori (che fondando questo Comitato istituzionale non sanno far di meglio che scimmiottare il nome del comitato popolare che opera da oramai un anno in zona) quello che vengono a proporre oggi, venduto come strumento per la partecipazione dei cittadini alle future scelte che riguardano il territorio, altro non è che un carrozzone burocratico, i cui componenti rappresentano le istituzioni, i costruttori e la curia.

I cittadini saranno coinvolti dopo, “eventualmente”...

Un carrozzone con tanto di direttore, di presidente, di consiglio direttivo, di impiegati e di consulenti.

Quanto costerà mantenerlo?

Non è meglio destinare questi soldi alle opere pubbliche necessarie in zona?

Servono le strutture pubbliche e un parco vero

Quelle che esistono (sanità, assistenza, scuola, cultura, sport) sono già carenti e non adeguate alle migliaia di nuovi residenti.

E il Parco deve essere un parco vero, di alberi e di verde, non di cemento.

Ora serve che i cittadini, vecchi e nuovi residenti, siano protagonisti delle trasformazioni della città e indichino alle Amministrazioni le priorità e i tempi degli investimenti pubblici.

Non dunque il carrozzone che oggi propone il Comune, ma un ruolo d’ascolto e d’intervento delle Circoscrizioni che devono fare da portavoce dei cittadini che le hanno elette.