Comitato Dora/Spina3

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Bonifiche di Spina 3

La zona di Spina 3 dove ancor oggi continuano le bonifiche è il lotto Vitali del Parco Dora. L'inquinamento da metalli pesanti permane in falda a 7-9 metri sotto il terreno. Lo stabilimento Vitali delle Ferriere (già FIAT poi Partecipazioni Statali), che era situato sul posto, è stato dismesso nel 1989. Il piano delle bonifiche è stato approvato nel 2002. Un comunicato stampa dell'Arpa del 2008 dava in sostanza per risolto il problema. Anche su iniziativa del nostro Comitato il Consiglio comunale ha approvato il 30.1.2012 una mozione che impegna l'Amministrazione comunale a pubblicare ogni 6 mesi sul sito del Comune l'aggiornamento dei dati dell'inquinamento, riscontrato attraverso lo scavo di appositi pozzi di rilevazione (attraverso alcuni dei quali è in corso dal 2003 il procedimento di decontaminazione). Malgrado l'impegno preso dal Comune nel 2012, molto spesso i dati dell'inquinamento esistente in falda sono stati aggiornati sul sito solo a seguito di solleciti del nostro Comitato (è cioè dopo le nostre lettere di maggio 2013, giugno 2014, settembre 2017, settembre 2018, dicembre 2019, maggio 2021).

LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLE BONIFICHE SOTTO IL LOTTO VITALI DEL PARCO DORA SONO SUL SITO DEL COMUNE DI TORINO (AMBIENTE E VERDE - INFORMAMBIENTE - MONITORAGGI AMBIENTALI SPINA 3

A seguire alcune lettere in argomento:

UNA LETTERA A FEBBRAIO 2022 CHIEDE AL COMUNE SE NON SIA IL MOMENTO DI FARE IL PUNTO SULL'EFFICACIA DELLE BONIFICHE E SUL LORO FUTURO

UNA LETTERA SULLA RISPOSTA DELL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE SULLO STATO DELLE BONIFICHE AD OTTOBRE 2018

Interpellanza 2018-03810
(che riprende contenuti della lettera del 6 settembre 2018 del nostro Comitato a tutti i Gruppi consiliari)
titolo: aggiornamento sulle bonifiche Lotto Vitali Parco Dora Spina 3
discussa in Consiglio comunale lunedì 8 ottobre 2018

Dalla risposta dell’Assessore all’Ambiente abbiamo appreso che:
- la prima fase delle ulteriori bonifiche di risanamento della falda sotterranea del lotto Vitali del Parco si è conclusa
- la verifica dei risultati, svoltasi il 24 settembre 2018, ha dimostrato che si rende necessario “un approfondimento di caratterizzazione del sito volto alla ricerca della sorgente di cromo esavalente” che porterà ad una variante del progetto di bonifica a suo tempo approvato
- i risultati delle campagne di monitoraggio non erano stati pubblicati sul sito comunale con la tempistica prevista a causa di un “disguido nella gestione delle e-mail”
- un incontro richiesto nel luglio scorso da Cassa Depositi e Prestiti, erede dei terreni e degli oneri di bonifica dell’inquinamento prodotti dagli stabilimenti dalla Teksid Fiat, è stato recepito dal Comune di Torino solo a fine settembre, a causa di “motivi organizzativi interni al Comune”.

Come Comitato Dora Spina Tre sottolineiamo che appare sconcertante:
- che a distanza di 2 decenni dall’abbandono delle fabbriche e dalla prima indagine sui terreni inquinati e di 7 anni dall’inaugurazione di quel lotto del Parco si sia ancora alla ricerca di una sorgente, seppur definita “secondaria”, del cromo esavalente (classificato cancerogeno) che permane in alcuni pozzi di falda in dosi notevolmente superiori ai limiti di legge (seppure a parecchi metri sotto il livello del terreno)
- la disattenzione e i ritardi nei tempi di verifica su un argomento così importante.

Riteniamo importante, come richiesto da tempo dal nostro Comitato, un incremento d’impegno della Città sul problema, magari anche con la verifica dell’efficacia dei metodi di bonifica finora adottati.

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Un sollecito alla prevista pubblicazione dei risultati di bonifica via via raggiunti:

Ai Gruppi del Consiglio comunale della Città di Torino
Torino, 6 settembre 2018

oggetto: aggiornamento delle informazioni pubbliche sugli interventi di bonifica in falda acquifera sotto il Parco Dora di Spina 3

Informiamo che:
- le bonifiche dei terreni già industriali sottostanti il Parco Dora, a distanza di 14 anni dall’arrivo dei primi residenti nel quartiere di Spina 3 e di 7 anni dall’inaugurazione di primi lotti del Parco, non sono ancora terminate
- tali bonifiche, a cura dei già proprietari dei terreni, sono ancora in corso nel sottosuolo del lotto Vitali del Parco Dora: alcuni pozzi di monitoraggio registrano i valori degli inquinanti alla profondità variabile di una decina di metri sotto il terreno e, essendo questi valori superiori ai limiti di legge, iniettano periodicamente solfato ferroso nella falda acquifera
- il Consiglio comunale torinese, su iniziativa anche del nostro Comitato di cittadini, ha deliberato nel 2012 la pubblicizzazione periodica dei valori d’inquinamento rilevati
- tale deliberazione (la numero 2011 08031/002, votata il giorno 30 gennaio 2012) “impegna il Sindaco e la Giunta a far realizzare almeno una volta ogni sei mesi nuove analisi sull’inquinamento delle acque superficiali e delle falde acquifere nella zona del Parco Dora / Spina 3 ed a pubblicarne tempestivamente i risultati sul sito web della Città”
- ad oggi l’ultimo aggiornamento dei dati risulta essere quello del 18 settembre 2017 che riporta i valori riscontrati a maggio 2017 (http://www.comune.torino.it/ambiente/news/monitoraggi-ambientali-spina-3.shtml)
- tali dati presentano, tra l’altro, una persistenza di cromo esavalente, classificato cancerogeno, con valori massimi (rilevati nel pozzo P14, nell’area del Parco Dora tra il capannone di strippaggio e il sottopasso di corso Mortara) che si attestano a 222 microgrammi al litro
- un’altra quindicina di pozzi di monitoraggio registra valori di cromo esavalente superiori, anche nettamente, ai 5 microgrammi al litro indicati come limite di legge dal Dlgs 152/2006
- il nostro Comitato di cittadini segue da tempo la vicenda delle bonifiche di Spina 3 e periodicamente sollecita, se necessario, l’Assessore all’Ambiente in carica e l’ufficio bonifiche della Città, all’aggiornamento dei dati in oggetto. Ciò allo scopo di garantire la trasparenza degli interventi e dei risultati delle operazioni di disinquinamento dell’area, onde sfatare ogni preoccupazione per il perdurare, se pur a parecchi metri sotto il livello del Parco, di un inquinamento molto superiore ai limiti previsti dalla normativa
- riteniamo che tale preoccupazione sia, o debba essere, anche dell’Amministrazione comunale, responsabile della salute di cittadini; ed infatti essa si è positivamente manifestata nel 2012 coll’impegno alla pubblicizzazione dei dati e con alcune sedute pubbliche di Commissione consiliare Ambiente che il nostro Comitato ha richiesto e/o a cui ha partecipato
- chiediamo quindi l’interessamento costante dei Gruppi consiliari all’argomento, certamente di notevole rilevanza per le migliaia di residenti di Spina 3 e per le centinaia di frequentatori del Parco Dora
- nella fattispecie, chiediamo che i Gruppi consiliari sollecitino non solamente l’impegno preso dal Consiglio comunale con la pubblicazione almeno semestrale dei dati aggiornati delle bonifiche di Spina3 (bonifiche che, per certi versi, oggi interagiscono anche con la prossima messa in cantiere del lotto Valdocco del Parco Dora, l’ultimo lotto da realizzare, a cura della Città di Torino) ma facciano anche sì che i responsabili delle bonifiche stesse siano sempre pressati al raggiungimento dei risultati delle bonifiche e ne forniscano puntualmente i dati alla Città, di modo che essi siano pubblicati coi tempi previsti dall’impegno preso dal Consiglio comunale nel 2012.
Disponibili ad eventuali approfondimenti, cordialmente salutiamo.

COMITATO DORA SPINA TRE

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Il nostro comunicato stampa sulla Commissione ambiente del consiglio comunale, da noi richiesta, del 23 gennaio 2018:

BONIFICHE DI SPINA 3
COMMISSIONE AMBIENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 23 GENNAIO 2018

La Commissione, richiesta dal nostro Comitato di cittadini, ha fatto il punto delle bonifiche che ancora si stanno svolgendo nella falda acquifera a parecchi metri sotto il lotto Vitali del Parco Dora di Torino.
Alcune date:
- lo stabilimento Vitali delle Ferriere è stato dismesso nel 1989
- il piano delle bonifiche è stato votato nel 2002
- un’ulteriore fase delle bonifiche, con iniezioni di solfato ferroso per trasformare il cromo esavalente (potenzialmente cancerogeno) in cromo trivalente è cominciata nel novembre 2016
Alcuni dati:
- nel 2008 il picco di cromo esavalente in falda era di 455 milligrammi / litro
- nel maggio 2017 il picco è di 222 milligrammi / litro (ultimi dati disponibili sul sito di Informambiente del Comune di Torino)
La normativa prevede un massimo, che deve essere l’obiettivo della bonifica, di 5 milligrammi / litro.
I tecnici comunali delle bonifiche e l’Arpa hanno confermato che la popolazione non ha possibilità di entrare in contatto coll’inquinante, che permane a parecchi metri sotto il terreno. Inoltre che sarebbe prematuro verificare l’efficacia del metodo adottato, che dovrà essere applicato per 5 anni.
Il nostro Comitato ritiene positivo che la Commissione abbia deciso che nel mese di marzo la Commissione Ambiente sarà riconvocata con un sopralluogo nell’area del Parco Dora, anche per verificare l’andamento dei risultati di abbattimento dell’inquinamento e il metodo adottato. Ha ricordato inoltre che lungo via Verolengo, tra le vie Orvieto e Borgaro, una grande area che era da edificare è soggetta a degrado e dovrà essere, si presume, oggetto ancora di bonifiche.

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Richiesta di una riunione della Commissione ambiente comunale (novembre 2017):

AL PRESIDENTE DELLA SESTA COMMISSIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
E P.C. : ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DELLA CITTA’, AI GRUPPI CONSILIARI DEL COMUNE DI TORINO, AGLI ORGANI DI STAMPA

Torino, 5 novembre 2017

BONIFICHE PARCO DORA DI SPINA 3: E FARE IL PUNTO?

Com’è noto, i risultati delle bonifiche di Spina 3, nello specifico quelle che sono riprese nel novembre 2016 nella falda sotterranea del lotto VitalI del Parco Dora, sono aggiornate, come deciso dalla delibera del 30 gennaio 2012, sul sito del Comune di Torino (http://www.comune.torino.it/ambiente/news/monitoraggi-ambientali-spina-3.shtml).

Non dovrebbe sfuggire, anche a persone senza conoscenze specifiche ma che abbiano interesse alla salute dei cittadini, che anche gli ultimi risultati riportati, riferiti al maggio scorso, denotano una notevole persistenza degli inquinanti.

Si fa riferimento alle tabelle intestate a CDP Immobiliare (proponente dell’intervento) e confezionate dalla ditta Planeta, dati di cui consigliamo la lettura. Da quel che vi si evince, malgrado le due iniezioni, attraverso appositi pozzi, di sostanze che dovrebbero abbattere il cromo esavalente in falda, esso raggiunge anche punte di più di 40 volte superiori a quelle di legge e ancora della metà di quelle inizialmente rilevate, anni fa, all’inizio delle bonifiche.

Sono presenti anche picchi di metalli pesanti quali il manganese, e pure un’altissima concentrazione di idrocarburi.
In pratica, in tutti i pozzi, a quasi 15 anni dall’inizio delle bonifiche, si evidenziano valori anche nettamente al di sopra di quelli massimi indicati, a tutela della salute dei cittadini, dalla legislazione vigente (Dlgs 152/06).

Sappiamo bene che tali valori di inquinanti si manifestano a parecchi metri al di sotto del terreno calpestato dai frequentatori del Parco ma, come Comitato che da quasi 10 anni segue l’evolversi del problema, siamo interdetti dal fatto che l’esposizione di questi valori non consigli alle Istituzioni, per il ruolo di tutori della salute dei cittadini che esse rappresentano, di cominciare a fare il punto della situazione, a un anno di svolgimento del nuovo procedimento previsto (sebbene approvato nel 2013).
Ci permettiamo dunque di suggerire la convocazione di una riunione della Commissione Ambiente del Consiglio comunale a cui convocare i responsabili della bonifica, alla presenza degli uffici comunali e dell’ARPA, ognuno per le proprio competenze, onde avere pubblicamente un primo riscontro sull’efficacia delle tecniche utilizzate, se esse siano state positive altrove, che risultati siano prevedibili al termine della cura e in quanti anni, chi debba infine certificarne l’efficacia.
Ciò darebbe anche la possibilità di comunicare ai cittadini non solo i crudi dati dell’inquinamento ma anche le prospettive di miglioramento delle acque di falda sotto il Parco che essi frequentano.
A tale commissione chiediamo di essere auditi come Comitato.

Con l’occasione ricordiamo che lo stallo della realizzazione dei diritti edificatori richiesti per Spina 3 comporta la presenza nel quartiere di aree ex industriali abbandonate a se stesse e ancora da bonificare, la principale della quali è sita nell’ampio territorio tra le vie Verolengo e Borgaro. Un’area peraltro già sede dell’impianto di cromatura dello stabilimento Vitali delle Ferriere e che oggi è in stato di rilevante degrado.

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Il 20.2.2017 abbiamo nuovamente scritto al Comune sulle bonifiche:

A: Sindaca, ViceSindaco, Assessora Ambiente, Servizio adempimenti tecnico ambientali del Comune di Torino

Oggetto: bonifiche di Spina 3

Ci riferiamo ai dati sulle bonifiche di Spina 3 pubblicati su InformAmbiente a seguito dell’incontro del 13 gennaio u.s. tra il Vicesindaco della Città e il nostro Comitato di cittadini. Incontro a cui erano presenti anche l’Assessora competente e il Servizio adempimenti tecnico ambientali.
A fronte della persistenza di un inquinamento da cromo esavalente nella falda sotterranea del lotto Vitali del Parco Dora superiore alle norme in materia, il nostro Comitato di cittadini chiedeva principalmente di conoscere se la nuova fase di bonifiche, con solfato ferroso, nel lotto Vitali del Parco Dora (che il Comune aveva a suo tempo previsto potesse iniziare 120 giorni dopo l’approvazione del progetto del luglio 2013) fosse effettivamente cominciata. E di aggiornarne via via i risultati.
Pur essendo ben a conoscenza che l’inquinamento di cui si parla è localizzato a parecchi metri sotto il terreno e che il progetto è a carico di Cassa Depositi e Prestiti, riteniamo utile sottolineare che i valori rilevati inizialmente in alcuni pozzi sono comparabili a quelli di alcuni siti nazionali spesso citati dai media e dalla pubblicistica rilevabile in rete informatica.
Restando in attesa di conoscere l’efficacia della nuova fase di bonifiche che sappiamo ora essere iniziata nel novembre 2016, riteniamo doveroso segnalare, visto che di risorse pubbliche comunque si tratta, che nella suddetta letteratura visibile su Internet sono presentate diverse tipologie di azioni di decontaminazione per inquinamenti similari e che imprese che effettuano tali procedimenti sono localizzate anche a Torino, alcune presso l’Environment Park di Spina 3, Ente anch’esso di proprietà pubblica.
La presente ritorna sull’argomento delle bonifiche di Spina 3, oggetto anche della nostra ultima lettera del giorno 11.5.2016 ai destinatari anche oggi in indirizzo, al solo scopo di richiedere certezze che garantiscano ai frequentatori del Parco che le acque che possono contenere metalli o composti potenzialmente nocivi alla salute non possano riversarsi nel fiume o affiorare in terreni aperti alla frequentazione di cittadini.

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A seguito dell'incontro sottostante, sono stati aggiornati, come da noi richiesto, i dati delle bonifiche. Il link è il seguente:

http://www.comune.torino.it/ambiente/news/monitoraggi-ambientali-spina-3.shtml

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Nell'incontro del 13 gennaio 2017 col viceSindaco della Città, presenti i tecnici del Settore bonifiche, si è discusso, per quanto riguarda l'argomento, di quanto segue:

L’aggiornamento dei risultati delle bonifiche, che il nostro Comitato aveva ottenuto fosse fatto semestralmente su InformAmbiente del sito comunale, è fermo ad agosto 2015. La phytoremediation in area Valdocco, su terreni che erano stati ivi trasferiti dal lotto Michelin prima di sistemarlo a parco, risulta (anche da accesso agli atti amministrativi fatto dal nostro Comitato) inefficace alla bisogna.

Ci è stato risposto che ora le attività di bonifica sono riprese dopo i solleciti del Comune a chi doveva completare la bonifica (la solita Cassa Depositi e Prestiti, Ente pubblico che ha ereditato i terreni delle Ferriere Fiat, poi Partecipazioni Statali).

Abbiamo chiesto che questa informazione fosse inserita sul sito comunale, in attesa che siano messi i risultati della nuova fase di bonifiche, che dovrebbe servire ad abbattere la notevole quantità d’inquinanti ancora presente nella falda acquifera, a 8-10 metri sotto il lotto Vitali del Parco.

Ci è stato anche risposto che i terreni “trattati” dalla phytoremediation saranno trasferiti altrove, perché il luogo sarà parte del lotto Valdocco del Parco, che è da realizzare.

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Le bonifiche sono attualmente interrotte.
Anche le rilevazioni dell'inquinamento residuo, che devono essere pubblicate sul sito comunale, sono ferme all'estate 2015.

A fine novembre 2016 abbiamo fatto un accesso agli atti amministrativi per acquisire dal Comune le informazioni sul procedimento di phytoremediation che è stato fatto per 2 anni in un'area tra la Dora e corso Mortara.
Nel dicembre 2016 abbiamo scritto al Comune la seguente lettera:
Agli Assessori all'Ambiente,all’Urbanistica e ViceSindaco della Città di Torino
p.c.: al Servizio Adempimenti Tecnico Ambientali, ai Gruppi del Consiglio comunale della Città

oggetto: bonifiche del Parco Dora di Spina 3

Facciamo seguito al nostro messaggio di posta elettronica del 3 agosto u.s., indirizzato all’Assessora all’Ambiente della Città, in cui avevamo fatto il quadro della situazione, come a noi nota, dell'importante questione delle bonifiche da completare nel Parco Dora di Spina 3.

Informiamo di avere effettuato un accesso agli atti in merito all'attività di phytoremediation nel Parco Dora.
Volevamo sapere gli esiti di questa tecnica che noi avevamo inteso messa in atto per bonificare il terreno dall'inquinamento di origine antropica di metalli pesanti.
Abbiamo riscontrato invece che questo tentativo, della durata di 2 anni, è stato utile solo per sperimentare l’efficacia o meno dell’utilizzo di piante di varie specie nell'assorbimento ed inattivazione degli inquinanti. E ed stato infine reputato non adatto al sito, lasciando da risolvere il problema della bonifica in loco.
Considerato che quest’area farà parte del lotto Valdocco nord del Parco, ancora da realizzare, chiediamo di conoscere come la Città intenda procedere per le bonifiche, sia nel lotto sopracitato che nella falda freatica sotto il Parco, per la quale, a fronte di importanti quantità di cromo esavalente rilevate ancora nel recente passato che hanno reso necessaria un ulteriore fase delle bonifiche, risultano da aggiornare le rilevazioni che devono essere pubblicate semestralmente sul sito comunale.

Ribadiamo la disponibilità ad un incontro in Assessorato sull’argomento, che il nostro Comitato di cittadini segue da molti anni, nell’interesse della tutela della salute dei residenti e dei frequentatori del Parco e nell’ottica della totale trasparenza di tutte le procedure di bonifica che sono state adottate e sono in essere nei terreni e nelle acque sotterranee di Spina 3.

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La nostra lettera dell'undici maggio 2016:
A: Sindaco, Assessore Ambiente, Servizio adempimenti tecnico ambientali
del Comune di Torino
Arpa Piemonte

Oggetto: bonifiche Spina 3 Torino

Ci riferiamo alla risposta ricevuta il 21 aprile u.s. dal Servizio adempimenti tecnico ambientali della Città di Torino.
Le principali domande del nostro comitato di cittadini, contenute nel nostro messaggio del 15 ottobre 2015 (sollecitato il 12 aprile 2016), erano di conoscere se la bonifica con solfato ferroso (che il Comune prevedeva potesse iniziare 120 giorni dopo l’approvazione del progetto del luglio 2013) fosse effettivamente cominciata nel lotto Vitali del Parco Dora. Ed anche di aggiornare, come da impegno preso dal Consiglio comunale del 30.1.2012, i dati dell’inquinamento residuo pubblicati sul sito del Comune (in: “monitoraggi ambientali Spina 3”, InformAmbiente), attualmente fermi ad agosto 2015.
La risposta del Settore bonifiche del Comune di Torino riferisce di “ripetuti solleciti e richieste di aggiornamento per l'inizio degli interventi di bonifica” e precisa anche che i consulenti che eseguivano i monitoraggi della falda “non hanno avuto il rinnovo del contratto”. Il Comune informa di avere “pertanto provveduto alla segnalazione alle Autorità competenti per la mancata esecuzione degli interventi di bonifica”.
Interpretiamo da ciò che la rilevazione dell’inquinamento della falda sottostante il lotto Vitali del Parco Dora è attualmente interrotta. E che la prevista seconda fase delle bonifiche non solo non è mai iniziata ma, allo stato, non si sa quando inizierà.
Siamo ben a conoscenza che l’inquinamento di cui si parla permane a parecchi metri nel sottosuolo ma riteniamo comunque utile sottolineare alcune questioni:
- La Città, e nella fattispecie il Sindaco, è responsabile della salute dei cittadini
- Esiste un potenziale pericolo di tracimazione delle acque di falda da parte della Dora; soprattutto nel periodo in cui il fiume è in fase stagionale di secca
- Ci sono zone del lotto Vitali del Parco Dora dove, forse per effetto di cedimenti di strutture industriali permanenti sotto il terreno, affiorano terre colorate di cui sarebbe utile conoscere la composizione (vedasi foto allegate in calce)
- La stasi delle bonifiche può essere l’occasione per effettuare in proprio le rilevazioni, da parte del Comune, affidando l’attività all’ARPA.
Cogliamo l’occasione per segnalare che, se e quando saranno realizzate le ulteriori residenze lungo via Verolengo fino a via Borgaro, e i relativi scavi delle fondamenta, potrebbe esser presente il fenomeno di inquinamenti rimasti nel terreno a causa delle precedenti lavorazioni industriali.
Sulla base di quanto sopra,
- chiediamo che sul sito istituzionale del Comune le rilevazioni siano aggiornate come deciso dal Consiglio comunale e che il nostro Comitato possa acquisire in copia tutta la documentazione tecnico-amministrativa riferita agli interventi di bonifica e di campionamento
- crediamo sia indispensabile che la Città riprenda in mano in prima persona e con continuità l’argomento delle bonifiche di Spina 3, imponga legalmente le bonifiche necessarie a chi di dovere sulla base delle vigenti leggi o si rivalga sui responsabili per le attività compiute in proprio, ed informi periodicamente la popolazione dello stato dell’arte, onde garantire sicurezza ai frequentatori del Parco e certezza che le acque che possono contenere metalli o composti potenzialmente cancerogeni non possano riversarsi nel fiume o affiorare nei terreni aperti alla frequentazione di cittadini.

Cordiali saluti
COMITATO DORA SPINA TRE

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Nell'ottobre 2015 il nostro Comitato ha chiesto aggiornamenti sui procedimenti che s'intendono applicare nel sottosuolo dell'area Vitali del Parco Dora.

Il 28 ottobre 2014 si era tenuto un incontro tra il Comitato Dora Spina Tre e il settore Bonifiche della Città di Torino.
Alla nostre richieste di aggiornamento abbiamo ricevuto le seguenti risposte:

- La persistenza di cromo esavalente e di altri inquinanti nella falda acquifera sotto Spina 3 (in particolare sotto l’area Vitali del Parco Dora) è dovuta al fatto che nel 2006-2007 si era effettuato solamente un procedimento di messa di sicurezza d’emergenza (pompaggio e trattamento delle acque sotterranee. Nel 2013 è stato approvato dalla Conferenza dei Servizi un progetto operativo di bonifica che prevede sia iniettata in falda (attraverso una serie di pozzi) una soluzione di solfato ferroso. Questo dovrebbe ridurre il cromo esavalente in cromo trivalente, che non è tossico (se non ingerito, in dosi elevate)

- La nuova tecnica di bonifica non è mai stata utilizzata a Torino ed è stata provata in laboratorio su alcuni campioni di suolo

- Questo procedimento è iniziato, con lo scavo di alcuni pozzi, solo il mese scorso, a causa del cambio di denominazione di Fintecna, che è passata alla Cassa Depositi e Prestiti, attuale titolare dell'intervento, la finanziaria statale che deve fare le bonifiche, avendo “ereditato” gli impianti e gli inquinamenti prodotti delle Ferriere FIAT. Il cambio di nome ha imposto di rifare le gare d’appalto, l'intervento è stato affidato alla Planet, che risulta essere la società che si occupa di tutte le più grosse situazioni di bonifiche nella città.

- I terreni contaminati erano stati rimossi anni fa e le successive analisi di rischio non hanno presentato, secondo il Comune e l’ARPA, alcun problema, visto che la popolazione e i frequentatori del Parco non possono entrare in contatto con gli inquinanti. Questo perché gli inquinanti sono in falda a 5-7 metri sotto il livello del suolo. Secondo il Comune la distanza tra la falda e il terreno è stabile

- La bonifica durerà 5 anni e il risultato sarà controllato ancora per ulteriori 3 anni (N.B.: avevamo ottenuto, come Comitato, che i dati dei monitoraggi dei risultati delle bonifiche fossero pubblicati semestralmente sul sito del Comune).

Richiederemo comunque, tramite l’accesso agli atti amministrativi, il dettaglio del progetto di bonifica che è stato deliberato.

Torino, 28.10.2014

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ANCORA SULLE BONIFICHE DI SPINA 3 (dicembre 2013) ---> LA RISPOSTA DEL COMUNE


In prima pagina (LE VASCHE DEL PARCO DORA) la nostra lettera al Comune di ottobre 2013 e la risposta.

BONIFICHE DI SPINA 3: AGGIORNARE I CITTADINI, COME DECISO DAL CONSIGLIO COMUNALE (IL NOSTRO PARERE SULLO STATO DELL'ARTE)

(maggio 2013)



LE LETTERE DEL COMITATO DORA SPINA TRE
E (al fondo della pagina) ALCUNE INTERROGAZIONI IN COMUNE E PROVINCIA E LE RISPOSTE DEGLI ASSESSORI E DELL'ARPA
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BONIFICHE DI SPINA 3: INCONTRO DEL 9.5.2012 COL COMUNE
L’incontro nasce da una lunga serie di richieste del nostro Comitato, che aveva portato a tre accessi agli atti delle bonifiche da parte nostra e alla pubblicazione infine, nei primi mesi del 2011, dei risultati dei controlli delle acque di fiume e falda sotterranea da parte comunale.
Il contesto è quello dell'utilizzo per il disinquinamento dell'area ex-industriale di Spina 3 delle leggi vigenti che, dando importanza ai costi (che siano sopportabili!), consentono di mettere in sicurezza in loco i terreni contaminati invece di smaltirli in discariche controllate. Sarà infine la Provincia a certificare che tutto sia stato svolto al meglio.

Nell'incontro del 9 maggio col Settore bonifiche del Comune di Torino, presente un collaboratore dell'Assessore all'Ambiente, il nostro Comitato ha richiesto informazioni sulle due sperimentazioni utilizzate per ridurre ulteriormente l'inquinamento originato dal passato industriale della zona:
1) phytoremediation, utilizzo cioè degli alberi per assorbire gli inquinanti presenti nei terreni.
A seguito di un accordo coll'Università di Torino, in un'area tra la Dora e corso Mortara, di fronte alla SNOS, sono stati accumulati terreni inquinati scavati nella valletta del lotto Michelin (ancora da inaugurare) del Parco, e piantati alberi che verranno via via rinnovati. La prova inizia in un piccolo spazio per estendersi poi a tutta la fascia di terreno, previa verifica tra due anni della sua efficacia, area che sarà per alcuni anni (dieci?) inaccessibile al pubblico.
2) abbattimento del cromo esavalente nelle acque di falda.
Considerato che in alcuni pozzi di rilevazione delle acque sotterranee di Spina 3 persiste cromo esavalente con valori superiori ai limiti consentiti dalla legge, sarà applicato un procedimento già utilizzato a Torino in un'altra zona ex-industriale. Si inietteranno cioè nei pozzi sostanze zuccherine che dovrebbero trasformare il cromo esavalente nel meno pericoloso cromo trivalente. Il Comune, che sostiene comunque che è impossibile il contatto diretto delle persone con le acque sotterranee, è in attesa di approvare il progetto definitivo.

Per quanto riguarda le vasche del lotto Ingest del Parco, quelle di fronte al Santo Volto, che utilizzano acque di falda, il Comune ha confermato che sono in corso le analisi dall'ARPA (l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente). Gli esami fatti eseguire dal nostro Comitato nell'agosto scorso dimostravano una presenza di metalli pesanti inferiore ai limiti di legge ma comunque significativa. Anche in considerazione dell'attuale possibilità di accesso alle vasche stesse da parte di chiunque, riteniamo che sarebbe consigliabile utilizzare altre acque per le vasche, visto anche che il lotto sarebbe ora di responsabilità, non più dell’impresa costruttrice, ma del Comune.

Il nostro Comitato ha risottoposto ai responsabili comunali il problema delle polveri dei cantieri abbondantemente sparse in questi anni e dei loro possibili effetti sulla salute dei residenti. In alcune occasioni s’erano conosciute le quantità delle polveri presenti nell'aria (comparabili, secondo il Comune, a quelle di una via trafficata), ma non il contenuto. Il responsabile comunale ha dichiarato che nelle polveri non è mai stata rilevata una presenza significativa di cromo esavalente.
Abbiamo ricordato che ci sono, non solo residenze, ma anche scuole per anni vicine ai cantieri, e chiesto preventivamente un maggiore controllo in occasione della futura parziale rimozione della "tombatura" della Dora (il lastrone di cemento armato che copre il fiume da via Livorno a corso Principe Oddone).

Abbiamo chiesto nuovamente che l'aggiornamento dei dati del controllo degli inquinanti siano pubblicati anche sul sito dell'Assessorato competente, quello dell'Ambiente, e sul sito dell’ARPA. Il Comune ha confermato la pubblicazione semestrale dei dati sul sito del Comitato Istituzionale Parco Dora e si è reso disponibile ad un aggiornamento della riunione con il nostro Comitato tra un mese circa. Nell’incontro conunicheranno i risultati delle ultime analisi dell'Arpa e sarà presente anche un funzionario del verde pubblico per ricevere proposte in merito alla sistemazione del Parco.
In questa prossima occasione torneremo alla carica con le critiche e le proposte raccolte in questi mesi tra i cittadini per un parco verde, sicuro e dotato di tutte le strutture utili ai frequentatori, richieste già trasmesse alle Istituzioni con varie nostre lettere.

Torino, 10 maggio 2012

COMITATO DORA SPINA TRE

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LETTERA SU METALLI PESANTI E CROMO ESAVALENTE (febbraio 2012)

A: CITTÀ DI TORINO - ASSESSORE POLITICHE PER L'AMBIENTE E SETTORI AMBIENTE E TERRITORI
E GRANDI OPERE EDILIZIE E VERDE PUBBLICO
oggetto: bonifiche di Spina 3 – persistenza di metalli pesanti nelle acque di falda

Nel corso delle recenti discussioni in merito alle bonifiche di Spina 3, avvenute in Consiglio comunale e nella sua Commissione Ambiente, è stato comunicato, tra l'altro, che:
- a novembre 2011 il Settore Ambiente e Territorio ha chiesto formalmente all'ARPA Piemonte di verificare la qualità dell'acqua proveniente dalla falda acquifera ed utilizzata nelle vasche del Parco. A quanto è stato riferito, il Comune è in attesa di un riscontro;
- attualmente è in corso la verifica di un trattamento mediante iniezione di sostanze idonee per far precipitare il cromo esavalente a cromo trivalente.
In considerazione di ciò e in riferimento a nostre precedenti lettere, chiediamo:
- se i dati dell'ARPA dovessero attestare valori di metalli pesanti (e di cromo VI) quali quelli rilevati dalle analisi effettuate dal nostro Comitato nel luglio scorso, non sia opportuno riconsiderare il luogo dove sono attualmente attinte le acque utilizzate nelle vasche del comprensorio Ingest, vasche che sono facilmente accessibili ai frequentatori del parco
- di ottenere ulteriori informazioni sul procedimento di abbattimento in falda del cromo VI (quali risultati siano stati ottenuti altrove con questo procedimento e in quali tempi e dove s’intenda applicare nell’area di Spina 3).
Richiediamo quindi una Vostra cortese risposta nelle forme che vorrete decidere.
Ricordiamo inoltre che siamo in attesa di conoscere i risultati dell'inchiesta della Magistratura sulla presenza di cromo esavalente riscontrata nell’agosto 2010 nelle pozze di superficie del cantiere di Principe Oddone.
COMITATO DORA SPINA TRE

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LA VALUTAZIONE DEL COMITATO DELLA VICENDA BONIFICHE DI SPINA 3 (GENNAIO 2011)

IL COMUNE CONTINUA A NON PUBBLICARE I DATI DELLE BONIFICHE (*).
QUELLI CHE ABBIAMO DOVUTO RICHIEDERE EVIDENZIANO ANCORA LA PRESENZA DI CROMO ESAVALENTE NELLE ACQUE SOTTERRANEE.
E I CANTIERI PER LA REALIZZAZIONE DEL PARCO AVVENGONO SENZA I NECESSARI CONTROLLI RAVVICINATI SULLE POLVERI DISPERSE.

(* N.B. successivamente, nel febbraio 2011, il Comune ha pubblicato alcuni dati sul sito del Comitato Istituzionale)

Non ottenendo risposte del Comune alle lettere del nostro Comitato di giugno, settembre ed ottobre 2010, siamo stati costretti a fare un terzo accesso agli atti ai sensi della legge sulla trasparenza degli atti amministrativi, recandoci nuovamente di persona al Settore comunale Ambiente e territorio.
Anche in questa occasione abbiamo sollecitato:
- i risultati dei previsti controlli mensili dei terreni e dell’aria (dispersione di polveri) dei cantieri del Parco Dora
- i previsti campionamenti trimestrali delle acque di falda
- le prescrizioni di controllo delle impermeabilizzazioni poste, nei vari comprensori di Spina 3, sopra i terreni destinati alle residenze e su quelli destinati a Parco
- le prime risultanze della phytoremediation (drenaggio con alberi dell’inquinamento dei terreni) effettuata lungo corso Mortara.

Nella visita del 5 gennaio 2011 presso il Comune, relativa all’accesso agli atti:
- abbiamo nuovamente constatato che il divieto di scavo sotto Spina 3 non è stato comunicato. Non abbiamo potuto recuperare le risultanze delle verifiche che dovrebbero essere previste sulla “messa in sicurezza” dell’area. E’ da notare che la falda è abbastanza vicina alla superficie (6-9 metri). Ciò, come si legge sui giornali, è dovuto al minor prelievo di acque degli impianti industriali
- abbiamo ricevuto copia del monitoraggio trimestrale delle acque di falda (i dati si riferiscono a marzo e a giugno 2010) e dei controlli mensili delle acque del fiume Dora (i dati consegnatici si fermano ad agosto 2010). Una cartina illustra la localizzazione dei 18 punti di monitoraggio in zona (Il tutto è pubblicato sul nostro sito).
Non ci sono finora riscontri della phytoremediation che durerà un certo numero di anni.
In seguito abbiamo ricevuto, via posta elettronica, i dati sulle polveri.

Un esame da profani della materia evidenzia quanto segue:
- acque della Dora: i valori rilevati sotto i 3 ponti di Spina 3, in particolare quelli di cromo esavalente, sembrerebbero inferiori ai limiti di legge, ove indicati
- acque sotterranee: le acque di falda risulterebbero più inquinate di quelle del fiume. Come si nota dalle tabelle e dalla cartina (visibili sul nostro sito), i pozzi dove si riscontra un superamento dei valori-limite di cromo esavalente sono P12 (lungo la sponda di corso Mortara, tra la rotonda e il Piero della Francesca), P13 (Via Tesso, quasi all’angolo di via Orvieto, i valori più alti, 5 volte i limiti di cromo esavalente, con notevoli valori anche di altri metalli) e pozzo PM5 (via Orvieto angolo corso Mortara, vicino alla rotonda e al ponte). Superamenti della soglia consentita dalla legge ci sono anche per altre sostanze.

I valori del pericoloso cromo esavalente nelle acque sotterranee sembrano essere ancora più o meno quelli che il nostro Comitato riscontrò (col proprio secondo accesso agli atti) nelle rilevazioni in falda dei mesi di ottobre-novembre 2008, valori già allora in alcuni pozzi superiori ai limiti di legge.
L’ARPA ha sempre dichiarato che non c’è rischio che la popolazione entri in contatto con le acque di falda, perché ne è stato vietato il prelievo. La presenza di acque contaminate in superficie (nelle pozze dei cantieri del Passante, come documentato da alcuni articoli di stampa dell’estate 2010) non conferma le rassicurazioni rilasciate due anni fa. Sull’episodio si aspettano le risultanze delle indagini dell’Autorità giudiziaria.
Il Comune, nella sua lettera di risposta al nostro accesso agli atti, distingue tra quell’inquinamento di superficie e quello delle acque di falda. Ma di pericoloso inquinamento comunque si tratta, anche per chi lavora in quei cantieri.

Nella lettera del Settore bonifiche comunale, allegata ai dati che ci sono stati consegnati, si parla di “basso contenuto di cromo esavalente nella falda”, ma si omette di dire che esso è superiore ai limiti di legge, tanto che poco oltre nella stessa lettera si afferma che “il soggetto responsabile della bonifica ha richiesto in Regione una “deroga al limite di concentrazione di cromo esavalente nella falda” e si sta valutando se proseguire le bonifiche (!).

Per quanto riguarda l’aria non sappiamo se in tutti questi mesi di lavori sia stata effettivamente in funzione una centralina di controllo lungo via Verolengo, nel comprensorio Vitali.
Le centralina a cui si riferiscono i dati consegnatici dal Comune è infatti localizzata lungo corso Mortara, non lontana dalla rotonda di via Livorno e dal relativo traffico caotico. I dati delle polveri fini (PM10) che ci sono stati forniti arrivano fino a luglio 2010 e presentano costanti superamenti del limite consentito.
Quello che manca, come già avevamo detto in passato, è il contenuto delle polveri presenti nell’aria. Dal nostro punto di vista non è comparabile, come invece fa il Comune, il contenuto di polveri di via della Consolata, condizionato soprattutto dalla circolazione automobilistica e dagli impianti di riscaldamento, con quello dell’area Vitali, dove gli scavi avvengono su terreni fortemente contaminati dalle fabbriche (è necessario sapere cosa abbiamo respirato, non solo quanto).

In definitiva, mesi e mesi d’attesa di un quadro complessivo e trasparente dei risultati delle bonifiche, non hanno consentito di avere un quadro rassicurante per la salute dei residenti: il cromo esavalente in falda è ancora superiore a quanto consentito dalla legge e i lavori del Parco, in specifico dei cantieri a finanziamento e a responsabilità statale, sono avvenuti in assenza di controlli pubblicizzati sui valori delle polveri smosse. Si parla di terreni dove le lavorazioni industriali erano particolarmente impattanti per l’ambiente e per le persone.

In definitiva diamo come Comitato un giudizio molto negativo della vicenda bonifiche di Spina 3.
Posto che è necessaria (anzi, doverosa) la tante volte promessa, e mai praticata, pubblicazione dei dati delle bonifiche su un sito comunale.
Posto che sono quanto mai indispensabili i controlli sui risultati delle bonifiche che dovrebbero essere fatti a posteriori dagli Enti preposti, soprattutto dall’ARPA e dalla Provincia (avendo sempre a mente le precise responsabilità in tema di salute dei cittadini affidate dalla legge alle Amministrazioni locali, a partire dal Sindaco e dagli Assessori competenti).
Occorre far crescere la consapevolezza tra i residenti che la propria salute, e la conoscenza dei dati delle bonifiche ambientali del proprio territorio, è un diritto fondamentale.
E in tal senso stiamo discutendo di altre iniziative pubbliche sull’argomento.

COMITATO DORA SPINA TRE

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IL SOLLECITO DI OTTOBRE 2010

A:
Sindaco della Città di Torino
Assessore all’Ambiente, alle Politiche per la casa e il Verde Comune di Torino
Div..ambiente-settore Ambiente e Territorio–Uff. bonifiche Comune di Torino
Servizio gestione rifiuti e bonifiche Provincia di Torino
Assessore ambiente Provincia di Torino
p.c.: Presidente della VI Commissione del Consiglio comunale
Presidenti quarta e quinta Circoscrizione

Torino, 29 ottobre 2010

oggetto: bonifiche di Spina 3

Ci ricolleghiamo alla nostra lettera del 25 settembre u.s, a cui non abbiamo ricevuto risposta e che alleghiamo a seguire.
Ribadiamo l’importanza dell’argomento e le ulteriori preoccupazioni emerse dalla lettura di vari articoli di giornale, in particolare quello de La Stampa del 22 ottobre, a proposito delle pozze verdi nel cantiere del Passante ferroviario di corso Mortara.
Nell’articolo si afferma che dette pozze d’acqua sono normalmente presenti nei cantieri del Passante perché “funzionali ai processi di lavorazione e di iniezione del cemento a pressione nel terreno”. Nello specifico, nell’acqua risulterebbe, dai rilievi dell’ARPA, la presenza di “solfati, selenio e cromo esavalente, in concentrazione elevata. Venti microgrammi per litro, quattro volte i limiti di legge previsto per la concentrazione del metallo cancerogeno nelle acque di falda”.
Dallo stesso articolo si apprenda che l’ARPA ha contattato la Procura “per approfondire eventuali notizie di reato”.
Emergono dunque ulteriori interrogativi in merito ai rischi per la salute per gli addetti al cantiere e per la popolazione.
Innanzitutto, i valori del pericoloso cromo esavalente sembrano essere ancora più o meno quelli che il nostro Comitato riscontrò, col secondo proprio accesso agli atti, nei documenti relativi alle rilevazioni in falda nei mesi di ottobre-novembre 2008.
L’ARPA stessa inoltre aveva sempre dichiarato che non c’era rischio che la popolazione entrasse in contatto con le acque di falda, perché ne era stato vietato il prelievo. La presenza oggi di tali valori di rischio in superficie non sembrerebbe confermare le rassicurazioni rilasciate due anni fa.
Se poi il cromo VI, e gli altri metalli pesanti, fossero presenti nel terreno, come ipotizzato nello stesso articolo, la situazione sarebbe ancor più grave.
Richiediamo quindi con urgenza che la popolazione sia adeguatamente informata, tenendo a mente le responsabilità che le leggi vigenti affidano alle Istituzioni, come custodi della pubblica salute.
In attesa di un Vostro imprescindibile riscontro in argomento, cordialmente salutiamo
COMITATO DORA SPINA TRE

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LA LETTERA DEL SETTEMBRE 2010
A:
Sindaco della Città di Torino
Assessore all’Ambiente, alle Politiche per la casa e il Verde
Div.ambiente comunale-settore Ambiente e Territorio–Uff. bonifiche
Servizio gestione rifiuti e bonifiche Provincia di Torino
Assessore Ambiente Provincia di Torino
p.c.: Presidente della VI Commissione del Consiglio comunale
Presidenti quarta e quinta Circoscrizione

Torino, 25 settembre 2010

oggetto: bonifiche di Spina 3

Continuiamo a ritenere che le bonifiche dell’area ex-industriale di Spina 3 siano argomento di grande importanza, sia per chi abita nelle case costruite sul suolo delle fabbriche dismesse, che per i frequentatori del futuro Parco Dora.
Per questo motivo ribadiamo che i cittadini devono essere compiutamente informati delle modalità e dei risultati delle bonifiche stesse.
Prendendo ulteriore spunto dalla riunione delle sesta commissione comunale, tenutasi il giorno 16.9 u.s., sottolineiamo che in questi ultimi mesi sono comparse sui giornali, o in siti informatici dedicati, alcune notizie che non sono state riprese nella discussione della commissione anzidetta. In particolare: i fumi e cattivi odori provenienti da Envi Park e la pozza verde sul Passante ferroviario (metà agosto 2010), e le vasche scavate e riempite nel comprensorio Valdocco (settembre 2010).
Persiste una situazione in cui ai residenti non è data alcuna informazione ufficiale in merito alle bonifiche del loro territorio (l’unica occasione pubblica è stata la conferenza stampa dell’Arpa nel settembre 2008), e questo malgrado le promesse rilasciate in varie occasioni pubbliche.
Pur prendendo atto della nuova disponibilità emersa nel corso della riunione anzidetta, durante la quale peraltro non è stato comunicato alcun dato sull’inquinamento ancora presente nel terreno e nelle acque di falda, riteniamo che un’informazione esaustiva debba essere accessibili a tutti e non “a domanda”, visto l’interesse generale alla tutela della salute e le responsabilità che la legislazione affida alle Amministrazioni elettive.
Rifacendosi alle informazioni sulle bonifiche di Spina 3 che il nostro Comitato ha reperito e inserito sul proprio sito informatico, riteniamo sia necessario conoscere, tra l’altro:
- quali siano i dati del controllo delle polveri effettuato dalla centralina posta presso l’asilo di via Orvieto 1 (i valori forniti al nostro Comitato nel gennaio 2010 riguardavano una sola settimana, e non relazionavano sul contenuto delle polveri stesse)
- quali siano i risultati dei previsti controlli mensili nell’ambito dei cantieri “statali”, cantieri che dovevano essere costantemente monitorati durante tutto il periodo di scavi nell’area del futuro Parco. Durante i lavori invece non risulta siano stati praticati i “frequenti bagnamenti del terreno”, né la “copertura dei cumuli di terra con teli”, che erano stati promessi. E non si ha sentore che sia stato installato il punto di monitoraggio verso via Verolengo, la zona che era stata definita “la più esposta” durante i lavori
- quale sia l’attuale inquinamento della falda, fino a quando siano previsti i campionamenti trimestrali delle acque e se e quando produrrà un effetto definitivo l’ “attenuazione naturale controllata”
- che controllo costante si faccia delle impermeabilizzazioni poste sui terreni e se risulti effettuata ai residenti, da parte dei costruttori immobiliari, l’informazione della “servitù di non scavo” esistente.
Ricordiamo infine che non ci sono notizie aggiornate in merito alla stombatura della Dora Riparia tra via Livorno e Corso Principe Oddone, problema che influisce sia sulla qualità di una porzione importante del futuro Parco sia sul regolare corso del fiume (soprattutto in occasione di piene ma anche correntemente, col periodico accumulo di tronchi, visibile dal ponte di via Livorno). Riteniamo utile conoscere con quali precauzioni e monitoraggi il manufatto verrebbe (totalmente o parzialmente) rimosso.
Certi del riscontro che vorrete dare a queste richieste e delle informazioni che vorrete rendere pubbliche a tutti i cittadini, cordialmente salutiamo
COMITATO DORA SPINA TRE

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LA LETTERA DEL COMITATO IN OCCASIONE DELLA RIUNIONE DEL GIUGNO 2010, DISERTATA DAGLI ASSESSORI COMPETENTI, DELLE COMMIISSIONI COMUNALI URBANISTICA E AMBIENTE

Alla Presidente della II Commissione e al Presidente della VI Commissione
del Consiglio comunale della Città di Torino

all’Assessorato all'Urbanistica, all’Edilizia Privata e al Patrimonio
all’Assessorato all’Ambiente, alle Politiche per la casa e il Verde

Torino, 18 giugno 2010

Oggetto: bonifiche Spina 3

Rivolgiamo questa lettera alle Istituzioni, in occasione dell’approfondimento dell’interpellanza di alcune/i consigliere/i che si terrà il 23 giugno p.v. in Commissioni congiunte, seconda e sesta, del Consiglio comunale della Città.
Intendiamo intervenire in merito alle bonifiche di Spina 3, argomento di notevole interesse, sia per gli abitanti della nuova area, edificata al posto delle fabbriche dismesse, che per i frequentatori del futuro Parco Dora.
Premettiamo che il nostro Comitato di cittadini, in questi ultimi anni, si è interessato alla vicenda presentando varie richieste d’informazione alle Istituzioni e partecipando a precedenti commissioni sull’argomento, in sede comunale e provinciale.
A partire da settembre 2008, abbiamo più volte sollecitato le istituzioni perché comunicassero a tutti i residenti, i risultati delle bonifiche dei terreni ex-industriali di Spina 3 e dello stato delle acque e dell’aria nella zona. In tal senso, sono seguite promesse mai mantenute, da parte parte di vari Amministratori della città.
Sul nostro sito informatico www.comitatodoraspina3.it sono pubblicate le informazioni ufficiali, recuperate grazie ai due accessi agli atti effettuati da noi, le risposte degli Assessorati a varie interrogazioni in Comune e in Provincia, i documenti dell’Amministrazione che ci sono stati inviati.
Constatiamo con sconcerto che allo stato attuale, il nostro sito informatico è, forse, l’unica fonte (ovviamente parziale) per chi volesse avere ragguagli sull’argomento.
Nel frattempo, ai residenti non è stata comunicata alcuna informazione ufficiale (l’unica occasione pubblica è stata la conferenza stampa dell’Arpa nel settembre 2008).
A tutt’oggi, leggendo i documenti in nostro possesso, restano da chiarire alcuni elementi di estrema importanza, sulle bonifiche effettuate e in corso:

- quali sono i dati del controllo delle polveri effettuato dalla centralina posta presso l’asilo di via Orvieto 1? (i valori forniti nel gennaio 2010 riguardavano una sola settimana, e non relazionavano sul contenuto delle polveri)
- durante i lavori di movimento terra del parco non ci sono pericoli d’inalazione di sostanze nocive? Non abbiamo visto né “frequenti bagnamenti del terreno”, né la “copertura dei cumuli di terra con teli”, come promesso. Non sappiamo nulla dei previsti report mensili, né abbiamo sentore che siano stati installati i previsti punti di monitoraggio verso via Verolengo, “la zona più esposta”. Ci auguriamo che, dopo la riunione in Comune del dicembre scorso, siano arrivati i dati dei cantieri “statali”, cantieri che avrebbero dovuto essere costantemente monitorati durante tutto il periodo di scavi nell’area del futuro Parco. Se così non fosse, auspichiamo siano stati sollecitati, nell’interesse della salute pubblica cittadina
- se la frazione fine degli scavi del lotto Vitali è destinata all’area Valdocco per la phytoremediation, dove finisce la frazione non fine?
- qual è l’attuale inquinamento della falda? I campionamenti trimestrali delle acque fino a quando sono previsti? Quando produrrà un effetto definitivo l’ “attenuazione naturale controllata”?
- che monitoraggio si fa delle impermeabilizzazioni poste sui terreni?
- risultano trascritti i vincoli sugli atti di vendita delle case?

In attesa di una vostra risposta, non ci resta che registrare la dichiarazione fatta, a suo tempo, dall’Arpa, che la contaminazione residua non comporta rischi per la popolazione, avendo a mente che l’Ente locale è il custode dell’ambiente, il Sindaco della Città è garante, anche penalmente, delle bonifiche, e la Provincia di Torino è materialmente incaricata della loro certificazione finale.
Cordiali saluti
Comitato Dora Spina Tre

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LA RELAZIONE DEL SECONDO ACCESSO AGLI ATTI
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LA SECONDA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI (settembre 2009)

Al Sindaco della Città di Torino
Alla Divisione Ambiente e Verde,Settore Ambiente e Territorio del Comune di Torino
E p.c.:
Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Roma
Alla Provincia di Torino Area Sviluppo Sostenibile e Pianificazione Ambientale Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche

Torino, 9 settembre 2009

Oggetto: richiesta di accesso agli atti dei risultati delle bonifiche dell’area di Spina 3 a Torino

Premesso che:
- la zona di Spina 3 è oggetto di un Piano di riqualificazione che prevede la costruzione di residenze e di edifici per attività imprenditoriali di vario tipo, e che tale progetto prevede anche la sistemazione di una consistente porzione di suolo a Parco
- la zona era impegnata, a partire dai primi anni del secolo scorso, da attività manifatturiere di tipo metallurgico e siderurgico e per il confezionamento di pneumatici, attività che furono dismesse negli anni ottanta ed hanno lasciato notevoli quantità di scorie e di terreno fortemente inquinato
- il Comune di Torino, a partire dal 2001, ha approvato un Piano di disinquinamento dei terreni e delle acque di falda che tiene conto delle campagne d’indagine condotte nel quinquennio precedente
- si sono già svolte in alcune aree di Spina 3 attività di bonifica quali la rimozione di rifiuti ritenuti pericolosi, il pompaggio e trattamento delle acque, l’impermeabilizzazione con posa di materassino bentonitico, il riporto di terreno vegetale, l’applicazione di tecniche di phytoremediation
- abitano già nella zona migliaia di nuovi residenti, nelle case che circondano quello che sarà il futuro Parco Dora
- sono da poco iniziati i lavori, finanziati anche dai Fondi per le celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità d’Italia, per la realizzazione del Parco Dora, corredati dalle necessarie attività di bonifica
- i sottoscritti cittadini, interessati alla vivibilità del proprio quartiere, alla qualità del futuro Parco Dora e alle conseguenze delle attività di ripristino ambientale in corso sulla propria salute e di quella degli altri residenti, fanno parte del Comitato spontaneo Dora Spina Tre, che opera dal dicembre 2004
- detto Comitato sollecita da tempo le Istituzioni affinché diano priorità alle attività di bonifica del territorio e informino costantemente la popolazione dei livelli d’inquinamento riscontrati nei terreni, nelle acque di falda e nell’aria, e dei risultati conseguiti dalle attività di disinquinamento.

In particolare, il Comitato Dora Spina Tre:
- ha visionato, a seguito di precedente accesso agli atti, richiesto con propria lettera del 29 maggio 2008, documenti della società Cimimontubi, proprietaria di parte delle aree, e della società Golder Associates, incaricata dell’analisi del rischio ambientale
- ha potuto valutare la consistenza della contaminazione di metalli pesanti, eccedente i valori di concentrazione accettabili per legge, sia dei terreni sia delle acque di falda, lascito delle precedenti attività industriali
- ha riscontrato che le bonifiche successivamente effettuate hanno avuto a riferimento il D.M. 471/99 e il successivo D.Lgs 152/06, i quali consentono la permanenza nel sito di concentrazioni residue di inquinanti superiori ai limiti consentiti (in luogo della loro rimozione e trasferimento in discarica controllata), subordinandola alla dimostrazione che siano applicate le migliori tecnologie disponibili a costi sopportabili, garantendo comunque la tutela ambientale e sanitaria
- ha appreso dalla conferenza stampa tenuta nel settembre 2008 a cura dell’ARPA Piemonte che il Progetto Preliminare di Bonifica del novembre 2002 ha previsto due fasi, dei terreni e delle acque, la prima delle quali interessata da progetto definitivo nel marzo 2003 e da successive integrazioni
- ha appreso dalla stessa conferenza stampa che i livelli di concentrazione di cromo esavalente riscontrati al maggio 2008 nella Dora sono più bassi dei limiti di legge e che non esisterebbe pericolo d’inalazione da parte dei residenti
- ha chiesto con propria lettera datata 11.9.2008 che fossero “pubblicizzate le modalità, le tempistiche e i risultati delle bonifiche effettuate e ancora in corso, diffuse le risultanze delle rilevazioni in atto con riferimento alle concentrazioni di metalli pesanti, monitorate costantemente la qualità dell’aria e delle acque della zona”
- ha altresì visionato varie interpellanze e interrogazioni discusse nei Consigli Comunale e Provinciale e le relative risposte da parte dei competenti Assessori
- è stato audito dalle commissioni Ambiente dei Consigli Provinciale (il giorno 9.3.2009) e Comunale (il giorno 19.2.2009). Nel corso della prima riunione è stato visionato un documento del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche della Provincia di Torino, nella seconda è stata comunicata la disponibilità alla convocazione di incontri periodici in argomento con la cittadinanza e a migliori modalità di comunicazione (vedasi articolo su CittAgorà del 20.2.2009).

I sottoscritti cittadini:
- venuti a conoscenza a seguito di quanto anzidetto che il procedimento di bonifica non si è ancora concluso e che l’ARPA continuerà ad effettuare controlli, anche in relazioni ai nuovi cantieri in corso, che riguardano altresì il terreno che sarà destinato a Parco
- sottolineato che non sono ancora state attivate le più volte richieste e promesse iniziative d’informazione all’intera cittadinanza in merito alle bonifiche
- preoccupati della nuova fase di lavori pubblici in Spina 3, se non fossero presi tutti gli accorgimenti per limitare al massimo la propagazione di polveri dai cantieri
- interessati a che le necessarie bonifiche dei terreni e delle acque siano fatte nel miglior modo possibile, dando priorità alla tutela della salute pubblica, dei residenti e dei futuri frequentatori del Parco Dora

I sottoscritti cittadini chiedono ai sensi delle Leggi vigenti in materia di trasparenza amministrativa, di poter visionare:
- le prescrizioni di monitoraggio delle impermeabilizzazioni poste nei vari comprensori di Spina 3 sui terreni destinati a residenze e su quelli destinati a Parco
- i risultati dei previsti controlli mensili dell’aria con riferimento alla dispersione di polveri dei cantieri del Parco Dora, in particolare le prescrizioni ed i risultati del piano di controllo delle polveri dei cantieri in area Vitali (quando iniziati), anche in relazione alla vicinanza di residenze e dell’asilo nido-scuola materna di via Orvieto 1.
- i campionamenti trimestrali previsti delle acque di falda.

Tutto a ciò a garanzia che sia efficacemente controllata la diffusione di polveri proveniente dai cantieri aperti e assicurata oggi e in prospettiva la salute dei cittadini, sia degli abitanti della zona che dei futuri frequentatori del Parco Dora.

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LA PRIMA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI (settembre 2008)

Al Sindaco della Città di Torino
All’Assessore all’ambiente del Comune di Torino
All’Assessore all’urbanistica del Comune di Torino
All’Assessore allo sviluppo sostenibile e all’ambiente della Provincia di Torino
All’Assessore alle risorse idriche e qualità dell’aria della Provincia di Torino
Alla Presidente della Quinta Circoscrizione
Al Presidente della Quarta Circoscrizione
All’ARPA

Torino, 11 settembre 2008

oggetto: inquinamento dell’area di Spina 3 e relativa bonifica

     Negli ultimi mesi, ed anche nella giornata odierna, sono apparsi sui mezzi d’informazione  articoli, fotografie, lettere in merito all’inquinamento da cromo esavalente, sia dell’area Vitali di Spina 3 che della Dora Riparia.
Come Comitato Dora Spina Tre abbiamo esaminato gli atti comunali relativi all’inquinamento inizialmente rilevato nella zona dismessa dalle fabbriche. Ne emergevano valori particolarmente preoccupanti per i riflessi sulla salute dei residenti se non si fosse provveduto ad un’efficace bonifica della zona, zona dove oggi abitano centinaia di persone e dove è presente anche una scuola per l’infanzia.
     Siamo venuti a conoscenza che sarebbe ancora in corso una bonifica ambientale i cui risultati non sono di dominio pubblico.
Si è nel frattempo ingenerata preoccupazione tra i cittadini in un contesto di assenza di  informazioni sull’argomento da parte delle Istituzioni elettive. Tali informazioni riteniamo siano un diritto dei residenti, a prescindere dalle conclusioni dell’indagine che risulta in corso da parte della Magistratura.
     Chiediamo perciò, per la chiarezza dovuta dagli Amministratori rispetto ai loro rappresentati e per gli impegni che le Leggi vigenti impongono Loro a tutela della salute dei cittadini, vengano sollecitamente, anche attraverso la convocazione di pubbliche assemblee:
-   pubblicizzate le modalità, le tempistiche e i risultati delle bonifiche effettuate e ancora in corso
-  diffuse le risultanze delle rilevazioni in atto con riferimento alle concentrazioni attuali di metalli pesanti (in particolare di cromo esavalente) nella falda freatica, nel terreno ora residenziale e in quello del futuro Parco Dora
- monitorata costantemente la qualità dell’aria e delle acque della zona
- verificata l’opportunità di costruire le previste ulteriori residenze nella zona in oggetto.

     Sottolineiamo che non possono essere apposti vincoli di costo della bonifiche necessarie a fronte all’esigenza prioritaria di tutelare la salute dei cittadini.
     Certi di una Vostro sollecito riscontro, in linea coll’importanza dell’argomento, cordialmente salutiamo

COMITATO DORA SPINA TRE

AllegatoDimensione
interpellanza comune 6.08.doc102 KB
interpellanz provincia 6.08.doc381 KB
risposta interpellanza provincia 6.08.doc41 KB
conferenza stampa ARPA 9.08.doc28 KB
doc divisione ambiente città di torino 9.08.pdf2 MB
interrogazione provincia 10.08.pdf2.07 MB
interrogazione provincia 11.08.pdf1.38 MB
documento ARPA 2.09 audiz comune.pdf4.13 MB
doc comitato per audizione provincia 9.3.09 .doc38.5 KB
doc provincia 3.09.pdf732.99 KB
interpell bonifiche stombatura 12.09.doc35 KB
risposta interpellanza comune 2.10.pdf609.23 KB
accesso agli atti gennaio 2011 - rilevazioni 2010 delle acque.pdf1.48 MB
accesso agli atti gennaio 2011 - rilevazioni delle polveri 2010.pdf1.55 MB
mozione 30.1.2012.pdf - consiglio comunale7.44 KB